Emozioni nel piatto
Ad ogni colore, la sua emozione
[vc_row][vc_column][vc_column_text]Scegliere un colore piuttosto che un altro non è solo questione di gusto, e nemmeno di moda. Ogni colore ha un significato ben preciso che può influenzare le nostre scelte e i nostri comportamenti, anche a tavola.
Da un punto di vista puramente “meccanico”, la nostra percezione dei colori dipende da alcuni recettori posti nella retina, che hanno il compito di tradurre la luce ed elaborarla nelle varie sfumature che compongono l’arcobaleno.
Il colore influenza le nostre scelte a tavola e non solo
Parlando di comportamenti alimentari, uno studio del 2012 effettuato dalla Cornell University di New York ha dimostrato come il colore possa influenzare le nostre scelte a tavola: tra le persone coinvolte, quelle che avevano posate e piatti dello stesso colore o nuance degli alimenti, mangiavano il 22% di cibo in più rispetto alle altre (se vuoi riuscire a consumare una maggiore quantità di insalata – sazia subito con poche calorie – prova ad esempio ad utilizzare una ciotola verde). Inoltre se il colore del piatto era coordinato a quello di posate e tovaglioli, ma non con il cibo, il pasto risultava del 10% più parco e la propensione verso gli alimenti andava dipanando.
Sempre parlando di alimentazione, ci sono poi alcuni colori che ci fanno sentire più affamati di altri: si tratta del giallo e del rosso in particolare, poiché quest’ultimo implica una velocizzazione delle azioni e una maggiore reattività (non a caso sono quelli prescelti dalle più grandi catene di fast-food…).[/vc_column_text][vc_column_text]Una ricerca condotta dalla UCLA (University of California, Los Angeles) ha invece dimostrato come tutti i colori con una grande luminosità (come ad esempio il giallo) accendano una risposta emotiva molto forte, e aiutino ad esempio nella concentrazione. Per questo, in ufficio la presenza di un mazzo di girasoli può essere un buon modo per aiutare a non perdere il focus e l’attenzione.
Il giallo è il colore della razionalità e della lucidità di pensiero, associate all’emisfero sinistro del cervello. Il cibo giallo aiuta a disintossicare l’organismo e a eliminare le tossine in circolazione.[/vc_column_text][vc_column_text]Ma torniamo al rosso, che è considerato il colore per eccellenza legato alla sessualità. Un abito rosso può nascondere, secondo gli esperti, una propensione accentuata da parte di chi lo indossa, verso l’altro sesso. Ciò è stato riscontrato anche nel comportamento dei primati: le femmine avevano una risposta sessuale maggiore verso i maschi che presentavano sul corpo più parti di colore rosso.
Il rosso è il colore della vita stessa, del fuoco, del sangue, della passione e del pericolo. Ne abbiamo bisogno nel cibo che mangiamo, negli abiti che indossiamo e nell’ambiente che ci circonda per stimolare il sistema nervoso a rilasciare adrenalina nel sangue e migliorare la circolazione. Ci aiuta a mettere radici nella realtà e a sentirci più sicuri.
Per un approccio più lieve meglio indossare il rosa dunque, anche se negli uomini può corrispondere a narcisismo.[/vc_column_text][vc_column_text]I colori, inoltre, sarebbero anche in grado di aiutarci a mantenere il controllo e la concentrazione quando siamo sul lavoro: utilizzare 2 monitor con 2 salvaschermi, uno verde/violetto (calma), l’atro giallo/rosso (focalizzazione sull’obiettivo), potrebbe davvero fare la differenza in termini di risultato finale.
Il rosso, il giallo e l’arancione sarebbero anche utili per migliorare lo stato d’animo, a differenza del blu, verde e grigio, colori più freddi che in qualche modo possono essere collegati alla mancanza diretta di sole, e che potrebbero peggiorare l’umore soprattutto in stati di depressione già conclamata. L’arancione è associato al pensiero positivo, è il colore della giovinezza e dell’azione. Il cibo arancione facilita la digestione. Se avete difficoltà a dormire, visualizzare il blu, può essere d’aiuto. È il primo dei colori freddi dello spettro e la sua azione è contraria a quella del rosso. Mentre quest’ultimo stimola, espande e riscalda, il blu calma, contrae e rinfresca.[/vc_column_text][vc_column_text]Il turchese è il colore della comunicazione e della condivisione; è il colore ideale per parlare in pubblico perché la combinazione del blu e del verde è in grado di creare armonia tra voi e chi vi ascolta. Il blu cobalto corrisponde ad una sensazione di calma (del tipo “sto bene con me stessa”).[/vc_column_text][vc_column_text]Il marrone è un colore ricchissimo di associazioni con la madre Terra. Tendiamo a darlo per scontato, perché “è sempre lì”, solido e affidabile, rassicurante, come i mobili di casa. Un eccesso di questo colore può indurre a temere il cambiamento e a rifiutare tutto ciò che è nuovo e poco familiare.
Il colore viola è il colore della meditazione, della spiritualità e dell’ispirazione. L’effetto generale del viola è quello di armonizzare corpo, mente e spirito, l’interiorità con il mondo esterno.
Indossare il nero conferisce dignità e potere nell’immaginario comune; è il colore del lutto, della formalità ma anche della classe nell’abbigliamento da sera. Può anche avere una funzione protettiva ed è un colore adatto da indossare quando ci si sente vulnerabili e si ha bisogno di prendere un po’ le distanze dal mondo. Forse è anche per questo che è così popolare tra i giovani.[/vc_column_text][vc_column_text]Al contrario di quanto accade per il nero, le espressioni che ci richiamano al concetto del “bianco” hanno per lo più un significato positivo, di purezza. Il bianco dell’abito da sposa è simbolo per eccellenza di purezza ed innocenza virginali. Il camice del medico di pulizia ma anche di professionalità. Il bianco è anche associato alla spiritualità.[/vc_column_text][vc_column_text]Riguardo al piatto a tavola e la nostra quotidianità: più colori riuscirai a mixare nelle tue preparazioni, e più sarà semplice rendere appetibili le pietanze, anche se scegli di utilizzare ingredienti semplici e sani. L’occhio infatti arriva prima della pancia.
E ricorda: l’uso di un colore unico sta ad indicare una scelta selettiva, che vuol dire ricerca di controllo, paura del cambiamento e dunque fragilità. Mangia e apparecchia colorato: l’umore ci guadagna, e con esso anche la tua salute.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]
Il dott. Emanuel Mian, psicoterapeuta del Centro Disturbi Alimentari Monza- Emotifood- è abilitato all’utilizzo dell’EMDR.
La segreteria centrale (per tutti i nostri studi in Italia) di Emotifood è attiva al 329-4071214 o allo 039-2326760 dalle 15 alle 19, per avere informazioni e appuntamenti con i nostri specialisti.
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Emanuel Mian
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Per saperne di più
Guidorizzi G – I colori dell’anima. I Greci e le passioni.
Raffaello Cortina Ed, Milano, 2017
Peri C – Meditazione sui colori. Vivere i colori. Le valenze energetiche, psicologiche e simboliche. Anima Ed, 2014
Johann Wolfgang Goethe JW – La storia dei colori
Traduttore R. Troncon
Luni Editrice, 2013
Mariella D’Amico – Color Power.
Edizioni L’età dell’acquario, Torino, 2012
Brunelli PP – Il messaggio cromatico. Semiotica e Psicologa della comunicazione a colori. Ikan Ed Srl, Milano, 2010
Marcello Schmid – I colori del cuore. La psicologia secondo l’energetica classica cinese. Enea Ed., 2009
Riedel I – Colori. Edizioni Scientifiche Ma.Gi Srl, Roma, 2005
Alcide R – La cromoterapia. Xenia Ed, Milano, 2007
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