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FATE SPAZIO SULLE VOSTRE TAVOLE…ARRIVA IL SALMONE
Ha una carne rosea, una consistenza tenera e al palato risulta avere un sapore molto particolare…ma di chi stiamo parlando se non del salmone! È un pesce d’acqua dolce e marina (ha un ciclo di vita molto movimentato e affascinante, andate a scoprirlo!) tipico dei mari freddi del nord e di territori come la Norvegia, la Svezia e il Canada.
CARATTERISTICHE NUTRIZIONALI
È un pesce che sotto il profilo nutrizionale ha una presentazione ottima: fornisce proteine ad elevato valore biologico, una buona quantità di grassi, mentre sono presenti tracce di carboidrati e sono assenti le fibre. Non mancano le vitamine liposolubili A e D e le vitamine del gruppo B, in particolare la vitamina B1, la vitamina PP e le vitamine B6 e B12.
È un pesce che può avere dimensioni notevoli, tant’è che un adulto può arrivare a pesare anche 20 Kg, ma in commercio lo si trova più facilmente sotto forma di tranci o filetti. La grossa pezzatura di questi tipo di pesci fa si che possano accumulare nei tessuti dei metalli pesanti come il mercurio e il piombo, pericolosi per la salute umana se ingeriti in grosse quantità. Ecco che allora, pur avendo caratteristiche nutrizionali eccellenti, è sempre bene variare e consumare pesci di grandi dimensioni non più di una volta alla settimana.
MA E’ GRASSO…
Certo, non possiamo negare l’evidenza. Rispetto a molti altri pesci ha un contenuto lipidico importante, ma è anche vero che nel corso degli articoli di questo blog abbiamo imparato due cose importanti:
- Non fermarsi all’apparenza: leggiamo in modo critico le tabelle nutrizionali e le etichette e facciamo una valutazione globale dell’alimento
- Non bisogna temere i grassi: sono indispensabili per il benessere del nostro organismo e introdotti nelle giuste quantità apportano moltissimi benefici.
Spezziamo quindi una lancia a favore dei grassi del salmone perché sono davvero di ottima qualità. Sono presenti in misura equa acidi grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi ed è tra questi ultimi che troviamo la vera ricchezza. Infatti il salmone è ricco di EPA (acido grasso eicosapentaenoico) e di DHA (acido grasso docosaesaenoico) che sono due acidi grassi della serie ω3 e sono essenziali perché il nostro corpo non è in grado di produrli in modo autonomo e devono essere per forza di cose introdotti con il cibo.
L’EPA e il DHA oltre a essere dei componenti delle nostre cellule svolgono la loro azione a livello di organi e apparati come il cervello, la retina e le gonadi e sono utili per la prevenzione di malattie cardiovascolari e dell’aterosclerosi dato che aiutano a ridurre i livelli di colesterolo e trigliceridi presenti nel sangue.
La loro utilità è nota anche durante la gravidanza e l’allattamento dove contribuiscono al normale sviluppo del cervello e del sistema visivo del feto e del neonato.
Facciamo perciò posto al salmone sulle nostre tavole, anche perché in cucina è davvero molto versatile:
- Come secondo piatto cucinato al vapore, lessato, alla griglia, in padella oppure al forno
- Crudo come base per il sushi, ma accertiamoci sempre che sia stato adeguatamente trattato prima di consumarlo
- Come ingrediente per farcire torte salate, pizze o preparazioni salate di vario tipo
- Come ingrediente per primi piatti
PESCATO O D’ALLEVAMENTO?
il mercato ci offre questa doppia scelta. Uno e meglio dell’altro? Sono equivalenti? Scopriamolo.
Il pesce d’allevamento ha caratteristiche nutrizionali che variano in base alla tipologia di allevamento e alla quantità e alla qualità di mangimi che gli sono stati dati. In linea di massima il salmone allevato ha una percentuale di grasso maggiore rispetto a quello pescato perché ha meno possibilità di nuotare e muoversi, ha una carne tenera e un sapore non troppo marcato; è il salmone più diffuso e consumato sulle nostre tavole anche in relazione al minor costo.
Il salmone pescato detto anche selvaggio è quello che nuota libero nelle acque fredde dei mari e si ciba di alimenti naturali come alghe (responsabili della sua naturale colorazione rosa): la sua carne è molto più compatta, il sapore più intenso e la percentuale di grassi scende attorno ai 6-7 grammi. È la scelta migliore, anche se il costo superiore e la diversità nella qualità delle sue carni lo rendono talvolta meno apprezzato.
FRESCO, CONSERVATO O AFFUMICATO?
Sono tre varianti molto interessanti.
Il salmone fresco è la scelta da privilegiare, soprattutto per il fatto che non ha subito trattamenti è quindi mantiene inalterate le sue proprietà nutrizionali ed organolettiche. D’altro canto è facilmente deperibile e va consumato entro un paio di giorni dall’acquisto.
La versione conservata è senza dubbio molto pratica e ci consente di introdurre quella porzione in più di pesce che spesso si fa fatica ad inserire nell’economia settimanale. A livello nutrizionale è molto simile al salmone fresco tranne che per il contenuto di sodio che sale a 540 mg rispetto ai 98 mg del prodotto fresco, perciò occorre fare attenzione soprattutto in caso di ipertensione o ritenzione idrica. Possiamo trovare il salmone conservato in salamoia oppure sott’olio: se scegliamo la seconda versione preferiamo quello conservato in olio extravergine di oliva ed evitiamo di aggiungere altri grassi al pasto.
Il pesce affumicato è molto invitante, oltre che molto pratico. La nota dolente è sempre il sodio perché ne contiene 1880 mg per etto di prodotto: in pratica quando lo mangiamo evitiamo di aggiungere sale. Anche in questo caso chi ha la pressione elevata, problemi renali o soffre di ritenzione dovrebbe consumarlo occasionalmente. Una cosa moto interessante sul salmone selvaggio è il tipo di affumicatura; infatti conviene sempre leggere le etichette per capire se si tratta di un prodotto con:
- affumicatura naturale: il salmone viene appoggiato su delle griglie ed esposto al fumo di legni aromatici
- aroma naturale di fumo: si tratta di una lavorazione industriale dove il salmone viene trattato con sostanze all’aroma di fumo.
È davvero un ottimo prodotto che dovrebbe trovare uno spazio sulla nostra tavola…magari iniziando proprio da questo Natale con una sfiziosa ricetta!
Emanuela Russo
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