Organizzarsi: Io e la mia agenda
- Da soli o in compagnia
Questo esercizio va eseguito da soli. - Qual è l’obiettivo
Questo esercizio è la diretta conseguenza del “Fare ordine: io e la mia stanza”
Lo scopo non è più quello, forse elementare di riordinare una stanza ma quello – più difficile – di mettere ordine nella propria vita - Materiale richiesto
Un’agenda - Durata dell’esercizio
Un’ora di tempo libero.
LE 4 FASI DELL’ESERCIZIO
1
Pensiamo – per una decina di minuti – che cosa stiamo facendo nella vita.
2
Pensiamo ora a dove vogliamo arrivare e a quali sono i nostri obiettivi.
3
Domandiamoci se ci stiamo impegnando al massimo per raggiungere i nostri obiettivi.
4
Annotiamo sull’agenda, per ogni mese, la scadenza che riteniamo più importante. Ci ritroveremo così, con dodici date, corrispondenti a dodici mesi dell’anno, utili a ricordarci quali sono le nostre priorità.
Il mio suggerimento
L’esercizio va ripetuto ogni giorno, segnando date, avvenimenti, ricorrenze e perfino cose e perfino cose inventate al fine, di possedere – in un mese – un’agenda fitta di impegni, con un ordine di priorità.
- La mancanza di organizzazione spesso crea problemi e insoddisfazioni in diversi settori. Facciamo un esempio, per essere più chiari: lo studente universitario che pensa all’esame di stato quando ancora non ha portato a termine gli esami obbligatori, non si rende conto che per approdare ad esso deve necessariamente intraprendere un iter preciso e che, senza questa condizione, ciò resterà solo nel suo immaginario.
- La consapevolezza di sapersi organizzare aumenta l’autostima. Organizzare la propria vita per mezzo di una “tabella di marcia” munita di scadenze è un modo per diventare una persona determinata e consapevole dei tempi di realizzazione degli obiettivi prefissati.